La Curcuma:
In India è conosciuta ed utilizzata da almeno 5.000 anni, come medicina, spezia e anche colorante.
Finalmente se ne parla anche in Italia di questa potente spezia che è
componente essenziale di ogni piatto della cucina indiana. Durante questo
ultimo anno ho ricevuto molte telefonate da amici e allievi di yoga che mi
dicevano "ho comprato la curcuma, dicono che fa bene ma ... come si
usa?".
Nella scatola delle spezie di ogni famiglia indiana, la curcuma non può
mancare. Poiché è una radice, va consumata cotta. Disintossicante dell’organismo, in
particolare del fegato è antinfiammatoria.
E’ un potente, indelebile colorante pertanto, attenzione a non macchiarsi
quando la si usa. Se voglio tingere un tessuto di colore giallo, io uso la
curcuma, e il risultato è perfetto.
Ogni qualvolta
cucinate verdure, legumi, oppure se preparate la salsa di pomodoro per condire
la pasta, aggiungete pure la curcuma, ne basta poca, un cucchiaino da caffè è
sufficiente per due persone.
Si può aggiungere
all’acqua di cottura per la pasta o per il riso, questo, per chi decide di
farne uso quotidiano.
Non fatela invecchiare
sullo scaffale di cucina ...
In India si applica su qualunque puntura di insetto, su ferite ecc.
poiché nei villaggi si conta di più sui rimedi naturali che di industria
farmaceutica.
Ricordo mia cognata, nella cucina della casa del villaggio, schiacciare con
pazienza, con una pietra, la radice fresca diluendola con qualche goccia di
acqua, ne faceva una pasta da aggiungere alla cottura di verdure o lenticchie
che ci avrebbe servito per il pranzo.
Attenta la osservavo e apprezzavo la grande maestrìa con cui usava quella
pietra dai bordi arrotondati per l'uso che se ne faceva.
Il sapore della curcuma preparata in quel modo antico è impareggiabile!
Sono stati fatti molti studi sulle proprietà della curcuma e anche la
“scienza” oggi dice che rallenta l’invecchiamento del nostro patrimonio
cellulare.
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