martedì 12 febbraio 2019

GEORGE - QUARTA PARTE - You can change your life

GEORGE - QUARTA PARTE 

"Puoi cambiare la tua vita, you can change your LIFE"

Queste le parole che continuano a risuonare nella mia mente quando penso a George. 
Ci stavo pensando da tempo ma non riuscivo a trovare le soluzioni in me. 
Ormai era chiaro: bisognava prendere un'iniziativa concreta, eppure segnavo il passo.
Devo, non devo. 
Sarà il passaggio giusto per me?
La vita in India era sempre intensa e interessante ma qualcosa di diverso doveva accadere: troppa stagnazione per il mio carattere. 
Il ristorante poteva andar da sé e io volevo entrare in qualcosa di più costruttivo, mettermi alla prova ancora una volta. 
Ma era la cosa giusta anche per mio figlio? Lui era molto legato a quel tipo di vita eppure sapevo bene che quelle tradizioni, ben presto, sarebbero state strette a un giovane che avrebbe vissuto, necessariamente, tra due culture.

Discussi molto questo punto di vista con George. 
In alcuni momenti, proprio non mi riusciva di vedere mio figlio crescere con tutte le limitazioni che la tradizione è la società in India imponeva e, tutt'oggi, impone. 

Lo sentivo che da qualche parte ci sarebbe stata un'esplosione, la Torre dei tarocchi era dietro l'angolo. 

Il matrimonio aveva ormai dato ciò che poteva dare, ma, su alcuni aspetti le energie non erano conciliabili e le sentivo scomode. 
Il tempo scorreva, in modo diverso e ripetitivo. 
Avevo cambiato città e Jaipur era adorabile. 
Ci ho lasciato il cuore al punto tale che ho bisogno di tornare lì spesso. 
Mi sento a casa mia come fossi a Roma. Le mura di cinta della città rosa, gli antichi palazzi, i vicoli affollati e maleodoranti nelle ore calde, le mucche che passeggiano ancora elemosinando un chapati o rubacchiando patate e cavolfiori ai venditori ambulanti. 

Tutto questo è stampato nella mia memoria e tutto è ancora lì ad aspettarmi quando torno.
Un mio caro amico mi chiese, a quel tempo, di scrivere un articolo su Jaipur che fu persino pubblicato su una rivista di viaggi. 
Un mio tributo alla città costruita in base a leggi astronomiche. 
Forse per questo Jaipur fu teatro della mia decisione di lasciare quasi come se, per un gioco di angoli, quadrature e trigoni, divennero "attivi" alcuni aspetti del mio tema natale e si determinarono, in breve, fatti ed eventi che mi permisero di partire. Perché accadano certi eventi non basta il momento giusto, ci vuole il posto giusto. 

Lo aveva detto a chiare lettere George:
"you can change your life!"

E il cambiamento avvenne a una tale velocità che non ebbi quasi il tempo di pensare.


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