mercoledì 8 ottobre 2014

KARMA YOGA

Ciclo eterno del divenire


La pratica del karma yoga ci insegna il distacco dal frutto delle azioni, e non la rinuncia dell’azione stessa.

Si tratta di un percorso molto impegnativo perché richiede la continua consapevolezza dei pensieri, delle sensazioni, delle emozioni e delle azioni quotidiane.

 Samsāra, è il ciclo eterno del divenire, è l’insieme dell’esistenza universale e individuale, retta dal Karma con i suoi corsi e ricorsi ciclici. 

"L'uno che pervade tutte le cose è imperituro
Bhagavad Gita 2:17

E' il percorso da uno stato di coscienza all’altro,  il processo di trasmigrazione da una vita all’altra, sino al raggiungimento della liberazione finale che coincide con l'assenza del desderio di reincarnarsi.

  Ogni singola esistenza è un sentiero da percorrere per evolvere in modo consapevole e ridurre la sofferenza terrena.

Di solito, gli esseri umani lavorano per concretizzare un ideale ma anche per realizzarsi, per ottenere ricompense e profitti a favore di se stessi, per nutrire le proprie ambizioni, per la ricerca del potere personale o per tante altre ragioni.

Con il trascorrere del tempo, molti rischiano di diventare schiavi del proprio lavoro e degli utili ricavabili o non, finendo per viverlo solo come fonte di benessere o di malessere, secondo i casi. 

Accade spesso che, dopo l’iniziale impegno appassionato, a poco a poco, alcuni finiscano per annientarsi nel lavoro, facendo scelte sempre più interessate e venali. 

L’idea del profitto prenderà il sopravvento su tutto il resto. Altri si alienano nella corsa verso le ambizioni, il successo o il benessere materiale, fino alla schiavitù, annientano la propria natura e mostrano totale indifferenza verso gli altri.

 Un rischio che, prima o poi, può scaturire da quest’approccio, è il rallentamento o il blocco della propria evoluzione, anche al punto di capovolgere la situazione acquisita e produrre inadeguatezza e fallimenti, non solo dal punto di vista etico o spirituale ma anche da quello professionale e sociale.

 Il karma yoga può essere un ottimo strumento di prevenzione per questo tipo di degenerazione. 

Naturalmente, questa pratica non deve necessariamente trasformare gli individui in missionari al  cieco servizio delle imprese o degli utenti, anche perché in questo modo, si potrebbe addirittura capovolgere la situazione, producendo mistificazioni. 

L'individuo che pratica il karma yoga, pur vivendo ogni attività lavorativa come un atto sacro, come mezzo d’evoluzione e come rito, chiede e riceve la sua giusta remunerazione, non rinuncia al suo guadagno ma nemmeno subordina il proprio lavoro al solo profitto o alla sola crescita personale. 


Nel programmare le attività lavorative e nello svolgere i suoi compiti, egli è concentrato sulle persone verso cui è indirizzato il suo servizio. 

D’altro canto, senza dover scegliere la vita spirituale, quest’approccio dovrebbe far parte dell’etica professionale di ognuno, ed ancor più di chi esercita professioni basate sulla relazione d’aiuto e sviluppo delle risorse umane.

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